Il Lavoro presso l'Università di Urbino e l'Università Statale Milano
Trasversalmente a tutte queste esperienze, ho potuto portare avanti il lavoro in Università, sia a Urbino che a Milano.
A Urbino il lavoro è consistito nel produrre gruppi esperienziali in cui apprendere anche dalla nostra esperienza diretta in gruppo, oltre che mediante la scrittura di testi condivisi fra allievi e docenti.
Inoltre, col prof. Roberto Cerabolini, abbiamo organizzato negli anni molti seminari e lezioni esperienziali.
Alla Statale di Milano, dove ho terminato l’incarico nel 2011, ho insegnato Teorie e tecniche delle dinamiche di gruppo presso il Corso di Specializzazione in Psicologia Clinica della Facoltà di Medicina per circa dieci anni.
Lo studio dei gruppi e dei contenitori sociali svolto negli anni è sbocciato in alcune iniziative, come la pubblicazione del testo Psicopatologia e politica (Mimesis, 2012), in cui analizzo la stretta correlazione tra le sofferenze di massa e alcuni aspetti dei loro rappresentanti.
In generale, lo studio dei rapporti fra psicopatologia e cultura sociale mi è stato insegnato dagli autori dell'etnopsichiatria, principalmente da Georges Devereux, Tobie Nathan e da Piero Coppo.
Ho poi ripensato, alla luce di questi studi, alla contemporaneità nell'incontro con i pazienti di oggi.
Le caratteristiche di questi ultimi mi hanno così spinto a pensare forme di cura e di trattamento in grado di rispondere, oltre che con gli usuali e consolidati metodi, in maniera più confacente alle tematiche e ai bisogni dei pazienti contemporanei.
Di qui gli studi sulla “preclinica”, sulla clinica della cultura e sui gruppi familiari.
Questi studi mi permettono di svolgere supervisioni cliniche nei servizi pubblici e privati che desiderino approfondire o sperimentare nuove forme di lavoro.
A Urbino il lavoro è consistito nel produrre gruppi esperienziali in cui apprendere anche dalla nostra esperienza diretta in gruppo, oltre che mediante la scrittura di testi condivisi fra allievi e docenti.
Inoltre, col prof. Roberto Cerabolini, abbiamo organizzato negli anni molti seminari e lezioni esperienziali.
Alla Statale di Milano, dove ho terminato l’incarico nel 2011, ho insegnato Teorie e tecniche delle dinamiche di gruppo presso il Corso di Specializzazione in Psicologia Clinica della Facoltà di Medicina per circa dieci anni.
Lo studio dei gruppi e dei contenitori sociali svolto negli anni è sbocciato in alcune iniziative, come la pubblicazione del testo Psicopatologia e politica (Mimesis, 2012), in cui analizzo la stretta correlazione tra le sofferenze di massa e alcuni aspetti dei loro rappresentanti.
In generale, lo studio dei rapporti fra psicopatologia e cultura sociale mi è stato insegnato dagli autori dell'etnopsichiatria, principalmente da Georges Devereux, Tobie Nathan e da Piero Coppo.
Ho poi ripensato, alla luce di questi studi, alla contemporaneità nell'incontro con i pazienti di oggi.
Le caratteristiche di questi ultimi mi hanno così spinto a pensare forme di cura e di trattamento in grado di rispondere, oltre che con gli usuali e consolidati metodi, in maniera più confacente alle tematiche e ai bisogni dei pazienti contemporanei.
Di qui gli studi sulla “preclinica”, sulla clinica della cultura e sui gruppi familiari.
Questi studi mi permettono di svolgere supervisioni cliniche nei servizi pubblici e privati che desiderino approfondire o sperimentare nuove forme di lavoro.
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